Emergenza caldo? Difendiamoci!
Ogni anno, soprattutto nell'ultimo decennio, l'arrivo dell'estate porta con sé un'emergenza che mette a rischio la salute di tutti gli operai che operano in ambienti di lavoro in cui la temperatura supera, anche abbondantemente, i 30°.
30° che per la normativa europea rappresentano un punto critico superato il quale si può addirittura pretendere l'apertura di una procedura eccezionale di Cassa Integrazione a tutela della salute dei lavoratori che infatti, proprio a causa di una esposizione duratura alle alte temperatura può venire seriamente compromessa in chiave permanente e, in taluni casi, può portare addirittura alla morte.
Riportiamo a tal fine le cifre ufficiali, su scala mondiale, fornite dall' OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) per l'anno 2024:
- 18.970 decessi
- 22 milioni di infortuni
Cifre che si commentano da sole e che ci impongono di adottare, in piena autonomia, le necessarie precauzioni.
Conseguentemente si decide di adottare le seguenti misure preventive:
1. Sollecitare Interventi di installazione di adeguati strumenti (condizionatori, ventilatori, ecc) per la riduzione della temperatura;
2. Costituire di Commissioni Tecnico-Organizzative straordinarie, con la partecipazione attiva degli RLS? atte a verificare ogni possibilità di adeguare i turni di lavoro al fine di ridurre il più possibile la sovra-esposizione ai picchi di temperature.
3. Imposizione coatta di pause straordinarie (di 10' all'ora), laddove la temperatura dell'ambiente di lavoro superi i 30°, per le necessarie operazioni di refrigerio e idratazione corporea.
Esecutivo Nazionale SOL COBAS Milano, 12 giugno 2025