intestazione sol cobas

Israele sonista terrorista

APPELLO A TUTTE LE FORZE POLITICHE,

SINDACATI, STUDENTI, CITTADINI

Vogliamo porre alla vostra attenzione un esecrabile e gravissimo episodio:

La Prima Cittadina e la Giunta che presiede hanno deciso di concedere all’ “Associazione Culturale Italia Israele Bergamo” e all’”Associazione Har Sinai” la sala Galmozzi per una conferenza, il giorno 6 marzo, dal titolo “I DIRITTI DELLE DONNE IN MEDIO ORIENTE – la situazione in Iran e in Israele”.

La stessa amministrazione, che non si pronuncia sul genocidio che sta avvenendo in Palestina, concede spazi comunali ai portabandiera di uno “stato” oggettivamente imputato di quello stesso GENOCIDIO, uno stato che viola costantemente ogni diritto umano, permettendogli di tenere una conferenza sui diritti delle donne a ridosso dell’8 marzo col solo scopo di ripulire dal sangue l’immagine, ormai irrimediabilmente rovinata di fronte al mondo intero, del regime sionista, che in 16 mesi di genocidio (fingiamo per un attimo di dimenticarci dei precedenti 77 anni di massacri per mano sionista in Palestina ) ha ucciso decine di migliaia di donne e bambini.

Vogliamo parlare delle decine di foto e video che gli stessi soldati sionisti hanno postato sui loro canali social vantandosi dei crimini di guerra che commettono e in cui deridono le donne palestinesi sfollate indossando i loro abiti intimi trovati nelle case di Gaza?

Centinaia poi sono le donne palestinesi detenute nelle carceri sioniste sistematicamente torturate, affamate, violentate, private dei più elementari diritti umani.

Ricordiamo inoltre che Israele applica sulla popolazione palestinese la famigerata detenzione amministrativa, ovvero l’arresto arbitrario e la detenzione, anche di minorenni, senza accusa, senza processo e senza assistenza legale.

Non sono però solo le donne palestinesi ad essere vittima del regime sionista, ma anche le stesse donne israeliane. Nell’IDF si verificano violenze sessuali sistematiche sulle soldatesse; per non parlare dell’abominevole pratica di sterilizzare le donne ebree etiopi di etnia Falascia a loro insaputa per mantenere la popolazione israeliana in maggioranza bianca.

Alla lunghissima lista di orrori commessi da Israele, ce n’è uno che più di tutti spicca per efferatezza e rappresenta l’abisso di depravazione che è in realtà il regime sionista: Israele è infatti il paradiso mondiale dei pedofili. La “Legge del Ritorno/Aaliyah”, che consente a qualunque ebreo/a del mondo di trasferirsi in Israele ed avere immediata cittadinanza, viene usata come escamotage da predatori sessuali per trovare riparo dalla Giustizia sotto l’ombrello insanguinato del sionismo.

Abbiamo indicato in questo comunicato link ipertestuali che approfondiscono e dimostrano ogni nostra affermazione, provando che Israele è uno stato razzista e fascista, un regime d’apartheid che si fa beffe di ogni Istituzione e di ogni Convenzione Internazionale per la protezione dei Diritti Umani, e ci chiediamo perché un’amministrazione comunale che a parole si dice promotrice di pace e paladina dei diritti umani voglia concedere degli spazi pubblici a dei propagandisti del regime sionista, che hanno mentito per mesi e continuano a mentire diffondendo fake news per disumanizzare il popolo palestinese e la sua resistenza all’occupazione, (la cui legittimità è sancita dal Diritto Internazionale).

La conferenza del 6 marzo è solo l’ennesima operazione di pinkwashing pro sionismo per gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, che dopo 16 mesi di genocidio ha finalmente visto qual è il vero volto di Israele.

Non è accettabile che la Giunta Carnevali si renda complice di quest’operazione di marketing sionista camuffata da conferenza. I portabandiera del regime genocidario non sono nella posizione di dare lezioni sui diritti umani a nessuno!

Chiediamo quindi che il Comune di Bergamo revochi immediatamente la concessione di Sala Galmozzi alle associazioni “Italia Israele Bergamo” ed “Har Sinai”.

Facciamo appello a tutte le forze politiche e le realtà cittadine solidali con la causa palestinese ad essere presenti il giorno 6 marzo alle ore 19.00 davanti alla sala Galmozzi in via T. Tasso per contestare questo evento e con esso la scelta immorale di avvallarlo. Nessuno spazio ai nazisionisti nella nostra città!

Rete Bergamo per la Palestina

Percorso