CCNL AUTOFERROTRANVIERI

Cgil – Cisl - Uil – Faisa – Ugl

RESPINTI, BOCCIATI, LICENZIATI

Con un’immensa partecipazione alla giornata di lotta di ieri, l’intera categoria ha dato un nuovo colpo durissimo, ai burocrati e alle vili organizzazioni sindacali filopadronali che, totalmente ignari delle nostre condizioni lavorative e di vita, appaiono come se vivessero in un mondo tutto loro, molto lontani e distinti da quella che è la realtà quotidiana.

Infischiandosene completamente anche delle nostre richieste già espresse nel precedente comunicato dell’11 novembre che prevedono anche un aumento minimo di 300 euro a partire dal parametro 110, alcuni giorni fa hanno sottoscritto un preaccordo con la controparte governativa nel quale appioppano un deludentissimo aumento di 100 euro al parametro 175 a partire da marzo 2025. E oltre al danno la beffa, ovviamente, non poteva neanche mancare il solito arretrato aumm tantum di 500 euro.

Con la grande larghezza ed estensione dello sciopero di ieri, i tranvieri tutti lungo lo stivale, hanno di fatto bocciato il contropaccotto natalizio siglato dalle 5 organizzazioni sindacali di cui sopra.

Compito ora dei lavoratori, è quello di scansarsi e stare alla larga in tutti i depositi e in tutte le aziende da quei pseudo rappresentanti sindacati venditori di fumo, di nullismo e di porcate che provano a trasformare in oro ciò che, a tutti gli effetti, è m… nel tentativo di convincere che hanno siglato un ottimo accordo di rinnovo del contratto nazionale con aumenti che fermeranno l’esodo dei tranvieri dalle aziende.

Si aggirano nei depositi persino rappresentanze sindacali le quali, da traditori e voltagabbana allergici alla guida dei mezzi con zero ore di lavoro all’attivo, oltre a provare a raggirare i neoassunti, allo stesso tempo provano ad estorcere firme su adesioni sindacali del vuoto cosmico e a spacciare adesioni al fondo...truffa pensione Priamo.

Invitiamo quindi, sopratutto i tranvieri assunti da poco, allo stare attenti alle insidiose trappole sindacali disseminate nelle aziende, dal momento che, le apparentemente innocue firme estorte, determinano in automatico diverse decine di euro di trattenute mensili.

E, in definitiva, per tutti e per un rinnovo contrattuale degno di nota, primo passo da fare buttare nei falò le tessere di quei sindacati che, nel mentre continuano a gettare decine di migliaia di lavoratori nel limbo infernale della sofferenza e della povertà, hanno il coraggio e la sfacciataggine di parlare di Rivolte Sociali.

Milano, 14 dicembre 2024

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