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PER UN POSIZIONAMENTO COERENTE E LUNGIMIRANTE NELLA VERTENZA CON GLS/FEDIT

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La lotta contro i licenziamenti in GLS prosegue e si estende

Le mobilitazioni a livello nazionale sulla filiera GLS, proseguono ininterrottamente da mesi. Mesi di denuncia permanente delle condizioni di sfruttamento e ricatto, violazioni contrattuali e lavoro al nero.Ma anche mesi di conquiste in termini economici e contrattuuali che hanno intaccato i margini di profitto padronale, con la previsione di ulteriori esborsi necessari per chiudere il contenzioso sul pregresso già giunto sui tavoli istituzionali preposti, nonché alla magistratura.

Questo è il retroterrra alla base della decisione di TEMI SpA, licenziataria esclusiva del marchio GLS per Napoli e provincia, di scatenare la repressione con sospensioni e licenziamenti di massa per il tramite dei suoi fornitori in appalto e subappalto e tacitamente sostenuta dalla GLS che si è dichiarata impotente in quanto "semplice affittuaria del proprio marchio" in favore della società gestita da Francesco Tavassi,noto imprenditore napoletano membro della Confindustria locale (collegato all'ex-ministro Sangiuliani),del consiglio direttivo della Federazione Italiana Trasportatori (FEDiT) e di ASSOLOGISTICA e della giunta nazionale Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (CONFETRA).

Questo é anche il retroterra della decisione del SOL COBAS, sancita dalla volontà dei lavoratori in lotta, di respingere la proposta padronale di buone uscite e ricollocamenti in altri appalti, interrompendo ogni trattativa col fronte padronale fin quando non saranno reintegrati tutti i 60 licenziati (53 facchini e 7 corrieri).

L'intensificarsi della mobilitazione a livello nazionale si è oggettivamente intrecciata con quella promossa da altre compagini del sindacalismo conflittuale e di classe (USB, ADL COBAS) su altre vertenze nella filiera e quella, più recente, promossa dal SI COBAS che si è inserito nella vertenza in Campania a seguito della decisione di una parte dei facchini licenziati di aderirvi.

Passando per la partecipazione allo sciopero generale del 29 novembre e per i picchetti agli hub di Caserta e Roma, il SOL COBSA é giunto alla mobilitazione del 9 novembre, quando 150 lavoratori (provenienti da Napoli, Cesena, Rovereto, Bergamo, Parma, Milano, Lecco e Como ) si sono presentati ai cancelli dell'hub GLS milanese, mentre altri 60 lavoratori provvedevano a bloccare l'hub di Marcianise.

Una mobilitazione che la GLS in parte si aspettava e che ha determinato un intervento preventivo di polizia e carabinieri all'HUB di via Basento a Milano che hanno atteso in assetto antisommossa i lavoratori. Dopo un paio d'ore di fronteggiamento e con l'Hub bloccato, la polizia ha deciso di lasciare il campo ed il blocco è continuato sino alle 6:30 del mattino.

La scesa in campo anche del SI.Cobas sulla medesima rivendicazione del reintegro dei licenziati èavvenuta nella medesima giornata con una presenza dei lavoratori licenziati al blocco dell'HUB di Caserta ed uno sciopero in alcuni punti GLS, in particolare negli Hub di Riano e Bologna.

Una giornata di mobilitazione e lotta che complessivamente ha determinato il fermo di centinaia di linee che non sono state evase. Una convergenza oggettiva che dimostra che una ricomposizione sul campo del sindacalismo conflittuale ha un'incidenza ed un'efficacia di gran lunga superiore a sterili richiami di unità d'intenti raramente praticati.

Auspichiamo che l'allargamento oggettivo del fronte di battaglia possa evolvere verso forme piùavanzate di coordinamento e di impegno comune del sindacalismo conflittuale contro un medesimo avversario e che, in questo caso, il reintegro di tutti i licenziati, debba rappresentare l'obiettivo da raggiungere senza mediazioni di sorta, respingendo proposte di rottamazione della combattività operaia attraverso buone uscite e ipotesi di trasferimenti e ricollocazione in altri appalti.

Ci proponiamo pertanto di proseguire la mobilitazione fino alla realizzazione completa di questo obiettivo condividendo quanto possibile con il resto delle compagini sindacali del movimento di classe che lottano per il suo raggiungimento

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