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Rinnovo CCNL TPL   titolo

Da diversi mesi si protrae il gioco di melina governo/sindacati rispetto al rinnovo del contratto nazionale e, sopratutto, rispetto a forti aumenti salariali, in mezzo alle loro finte e controfinte ci sono 110 mila Autoferrotranvieri.

A dicembre avevano già dato per firmato quella che per i Tranvieri era una bella sottospecie di porcata di contratto nazionale, con 500 € di una tantum questo mese, 60 € di aumento a marzo e altri 100 in agosto 2026 probabilmente al parametro 175.

E, se nel frattempo tra di loro si gioca di sponda con l’obiettivo di far passare tempo, nelle aziende assistiamo allo stop & go dei lavoratori verso altrove con molti, e non solo neoassunti, con le valigie già pronte.

Il 19 febbraio quindi è fissato un nuovo incontro a Roma tra governo e sindacati delle aziende TPL per parlare forse stavolta di noi lavoratori. La cosa bella è che potrebbero avere il coraggio di sottoscrivere le solite 4 noccioline di aumento senza neanche passare dal confronto con i lavoratori, come hanno riportato da qualche parte.

Nel giro di pochi giorni e solo in alcuni depositi ATM ove siamo presenti come Autoferrotranvieri Uniti, abbiamo messo insieme ben 500 firme di lavoratori per nulla d’accordo con il loro “firma e tutti zitti”.

Il panorama è parecchio tetro. I governi “zuppa e pan bagnato”(Fdi, Lega, Fi, Pd, M5s, Avs) che da anni rinunciano all’energia a bassissimo costo dalla Russia per favorire iperinflazione, e i sindacati confederali(ma anche autonomi vedi Faisa e Ugl) corrotti dall’economia finanziaria con la cogestione(cerca in rete “Priamo truffa”) dei fondi pensione insieme alle aziende: tutti insieme stanno appassionatamente riducendo in cenere sia i salari sia le pensioni, al fine di favorire i soliti noti(aziende, banche ma anche i loro vari malaffari).

GUAI A VOI USCIRE IL 19 FEBBRAIO CON UN NUOVO CONTRATTO NAZIONALE BEFFA!!!

Con i governi di cui sopra ampiamente e giustamente delegittimati da impressionanti dati di astensionismo che, per ora, arrivano al 50% della popolazione, non giusta ma giustissima ci appare la sentenza di “condanna” di ATM del tribunale di Milano, riguardo al risarcimento danni per le mega prestazioni lavorative a straordinario.

E, a rincarare la dose, da condannare sono a nostro avviso anche i disumani trattamenti subiti dai neo assunti in aziende come ATM dove, appena mettono mezzo piede dentro, si ritrovano accerchiati da un lato dalle notevoli pressioni del personale aziendale addetto nel far sì che aderiscano in fretta al truffaldino fondo Priamo il quale ogni mese effettua rapine nelle buste paghe, dall’altro lato ci si ritrova con i faccendieri sindacali nei depositi vari.

Infatti, con ottima sinergia mafiogena sindacati/azienda, una volta raggirati i poveri neoassunti con la piena disponibilità ad aderire al “carcere” Priamo da cui una volta entrati non si può più uscire, gli stessi si ritrovano con uffici aziendali che appositamente, a nostro avviso, ritardano e posticipano quanto più possibile gli appuntamenti per la sottoscrizione degli incartamenti per l’adesione: è lì che come falchi e avvoltoi, i rappresentanti sindacali piombano e si catapultano sui malcapitati nuovi lavoratori, dai quali in primis ricavano l’adesione al sindacato poi, in tempi assolutamente brevi, gli rifilano la sottoscrizione alla beffa cogestita con le aziende a livello nazionale, infischiandosene quindi poi della successiva sofferenza, vita natural durante, del tirare la fine dei mesi di ognuno, con salari sempre più da fame.

Autoferrotranvieri Uniti

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