Di fronte all'escalation militare e l'obbiettivo di una guerra che "duri molti anni"
costruiamo un fronte politico e sociale capace di imporre la cacciata del governo Draghi,
abolire lo stato d'emergenza , rimettere al centro della lotta i lavoratori e le lavoratrici.
In quanto 'Assemblea dei lavoratori contro il Green Pass' ribadiamo oggi ancora con più forza che :
A) ll green pass (in linea con gli strumenti coercitivi e di controllo da sempre utilizzati dal potere) ha sdoganato a livello planetario un 'impianto di controllo digitale su tutti gli aspetti della nostra vita che sta già diventando la base di lancio di piattaforme digitali cui i cittadini saranno obbligati a fare i conti per accedere a servizi pubblici e che verranno adottate in chiave punitiva e/o premiale (ad es. l'idPay già annunciato dal ministro Colao; il progetto “il portafoglio del cittadino intelligente" di Bologna; la sperimentazione del credito sociale digitale di Fidenza),
B) Il green pass é stato usato come strumento di ricatto sul lavoro. Ancora oggi i lavoratori della sanità e della scuola, così come gli over 50, subiscono imposizioni e discriminazioni nonostante la pandemia sia "terminata" e i vaccini sperimentali non si sono dimostrati poi così efficaci. Infatti nei confronti dei reintegrati stiamo assistendo a demansionamenti e mobbing autorizzati per legge dal governo e motivati esplicitamente come misure punitive e non sanitarie. Noi sappiamo che colpire questi lavoratori oggi significa realizzare un precedente storico grazie al quale ogni categoria lavorativa e/o gruppo sociale potrà essere, presto o tardi, costretto a subire normative e restrizioni arbitrariamente calate dall'alto.
C) Contestiamo alle forze politiche e sindacali che negli anni passati si erano battute per i diritti dei lavoratori, di essere stati accondiscendenti nei confronti delle politiche governative autoritarie riguardanti il covid prima e la guerra oggi ; di avere etichettato come "poveri terrapiattisti complottisti reazionari" una fetta importante dei lavoratori italiani; di aver sostenuto la censura e la manipolazione mediatica creando un capro espiatorio utile a nascondere le reali responsabilità della gestione criminale della pandemia.
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UNIFICHIAMO LE LOTTE DEI LAVORATORI
FRONTEGGIAMO LA GUERRA IMPERIALISTA
e L' ECONOMIA DI GUERRA
(licenziamenti di massa, carovita incessante,
disciplinamento sociale e restrizioni delle libertà fondamentali con una chiara impronta neo-fascista)
COMBATTIAMO IL NEMICO A CASA NOSTRA
(no al coinvolgimento dell’Italia a sostegno delle operazioni militari della NATO, contro l’aumento degli investimenti pubblici per le spese militari e il riarmo generalizzato su cui si stanno orientando le scelte politiche dei principali governi dell’UE)
NO ALLO STATO D'EMERGENZA
CONTRO OGNI NAZIONALISMO, PER LA SOLIDARIETA' DI CLASSE INTERNAZIONALISTA
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